Un piccolo rinfresco

Oggi è il mio compleanno e stasera farò una festicciola in casa, un piccolo rinfresco. Mi chiamo Antonello, oggi compio 35 anni e insomma  è un bel traguarderello, mica scherzi, non son più un giovanotto adesso ma un ometto bello e finito come ha detto la nonna. Tuttavia c'ho ancora tutta la vita davanti, mica son vecchio, è sicuro, io ho ancora molte cose che devo effettuare prima di diventare morto. Ad esempio c'ho da finire di pagare il Peugeot (GT turbo!), devo pagare le rate del tv color al plasmon (110 al mese!) e poi devo farmi finalmente una fidanzata che gli piaccia alla nonna che è vecchia e la tengo in camera con me nel letto a castello e la assisto. La nonna mi dice sempre: “Antonello, ma quand'è che ti troverai una brava ragazza, una ragazzina a modo come te eh”?  Io allora sorrido e divento tutto rosso e dico: “eh eh, è vero, è vero, ora la trovo nonna.” Alla nonna non gli sono mai piaciute le fidanzate che io c'ho avuto, a dire il vero non gliene ho presentate tante, soltanto una che in verità non era proprio una vera fidanzata, si chiamava Cinzia  e insomma l'avevo conosciuto per la strada una sera vicino al cinema che ci fanno i film sporchi e dato che nonna in quel periodo diceva sempre che io non ci avevo mai le donne per le mani, perché non pensasse che io magari ero busone allora ho detto a questa ragazza di seguirmi, le ho detto "Senti ti pago un’ora per venire con me a dire alla nonna che sei la mia ragazza ok?" L'avevo visto fare in un film dove all'inizio c'è il protagonista che esce di galera e deve pisciare e non sa dove farla però. Allora decide dato che non può pisciare di rapire una ragazza e portarla a casa dei suoi per dire che lei è sua moglie e lei lo ama perché lui è un bravo marito e poi non so, alla fine un sacco di urla, di cose che non ho capito, il film doveva essere un documentario sui bufali e invece parlava di questo che piscia, davvero una truffa. Comunque almeno ho preso l'idea di portare Cinzia da nonna e di dire che era la mia ragazza, Cinzia è stata in gamba ha detto che ero un buon ragazzo, che ero gentile e simpatico ed ero bravo a fare l'amore. Allora nonna si è incupita e dopo che Cinzia se ne è andata ha detto che non dovevo più stare con quella "troietta" e che non si pensano nemmeno certe cose e che Cinzia era una bugiarda che lei lo sapeva che io non ero un peccatore e  che non avevo certo fatto quelle schifezze che aveva detto lei. E infatti nonna ha ragione, io quelle cose lì, le cose sessuali non le ho mai fatte, perché non sono sposato e la Chiesa non vuole, non vorrei mai che il Papa venisse a sapere che io ho fatto cose sessuate prima del matrimonio. Solo una volta quando avevo dodici anni mi era successa una cosa strana, avevo avuto una sensazione di duro tra le gambe ed allora andai da nonna a dirle quello che mi era successo. Lei si arrabbiò tantissimo e mi picchiò forte forte dicendo di non permettermi mai più e che di sicuro avevo pensato alle cose sporche del demonio. Da allora non mi è mai più successo. Un'altra cosa che comunque io devo realizzare è quella di fare carriera, voglio aumentare di grado nella filiale di San Zeno del supermercato Idol in cui sono impiegato dal novantasette. Ho già fatto la mia carrierina, da magazziniere sono passato a fare il cassiere ed ora il Sig. Brembani mi ha fatto passare a direttore di filiale ed ora io ho la responsabilità di tutto, dei fornitori, delle casse, dei pagamenti e se quelli che ho sotto sbagliano io posso fargli il culo ed urlargli che sono degli idioti ché anche a me lo dicevano sempre all'inizio, e mi facevano il culo sempre per i miei errori, se battevo due volte la stessa confezione di buondì. Adesso io mi rifaccio e con gli interessi dato che c'ho sto potere io adesso e ai nuovi subito gli faccio vedere che qui non si scherza, che non si parla alle casse e si fila dritto e non si va al bagno ogni dieci minuti per fumare o a perdere il tempo. Il Brembani ha detto che se continuo così farò strada, allora che importa se la sera esco sempre da lavoro alle dieci e mezzo o alle undici, tanto a casa c'è la nonna che cucina i cibi e me li mette nel forno in attesa. Quando torno, io devo solo scaldarli e poi metto su la tv che ci sono ancora i programmi di Bruno Vespa che è davvero in gamba e sa parlare di tutto, di mille argomenti diversi come quelli della politica o degli omicidi di persone pazze che annegano i figli nel lavandino, del perché lo fanno, e poi Bruno parla anche delle catastrofi, del malcontento verso il presidente che però Bruno lo difende, dice che è bravo ed io ci credo e vado a letto tranquillo.
Stasera faremo questo rinfreschino in casa quindi e adesso devo andare a prendere l'aranciata, le dixies e gli anacardi che gli piacciono tanto a nonna. Devo anche ricordarmi di prendere i piattini e i bicchieri di carta dove io e nonna ci scriviamo i nomi sopra col pennarellone indelebile per non mischiarli. Spero che vengano altri ma non lo so però perché a lavoro non l'ho detto a nessuno, non voglio che poi pensano che io divento un amico e poi se ne approfittano e non mi danno più il rispetto. L'ho detto anche a Mirko comunque, l'idraulico che era venuto a riparare il lavandino del bagno, chissà se lui viene almeno, alla nonna piace tanto, ha detto che se io fossi una ragazza sarebbe davvero contenta che mi sposassi con Mirko. Peccato davvero allora che sono un uomo.

3 thoughts on “Un piccolo rinfresco

  1. NSG ha detto:

    Già, terribile realtà.

  2. AmiralBragueton ha detto:

    Leggerti/vi è un piacere.Leggerti/vi mi inquieta.Comunque, "Uno ascolta, aspetta, spera, qui, là, in treno, al caffè, per strada, in salotto, dalla portinaia, uno ascolta, aspetta che la cattiveria si organizzi, come in guerra, ma è solo un agitarsi e non accade nulla, mai, né da loro povere ragazze, né dagli altri." -Céline.

  3. anonimo ha detto:

    I televisori al plasmon non li fanno più, per l'europa consumano troppo, solo LCD (Large Compact Desktop), bei tempi quando c'erano i plasmon.PI

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